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Visita do governador trentino no Brasil

O Circolo Trentino di São Paulo recebeu um e-mail contendo o roteiro da visita oficial do presidente da Província Autônoma de Trento no Brasil, Sr. Ugo Rossi, juntamente com representantes de Ongs italianas e membros do governo provincial trentino.

O motivo pelo qual a visita se faz seria comemorar os assim chamados “140 anos de imigração trentina no Brasil”. No mês de julho, a Festa Provincial da Imigração, realizada na Província de Trento, tinha como slogan o “140º aniversário da imigração italiana e trentina no Brasil”.

Com base em vasto material bibliográfico, tanto brasileiro como europeu, o Circolo Trentino di São Paulo entende que escolher o ano de 2015 para comemorar os 140 anos da imigração de trentinos não corresponde à realidade histórica, pois anos antes algumas famílias já haviam se estabelecido no Sul do Brasil e no Espírito Santo. Outro fato relevante é que a imigração de trentinos fez parte da Imigração Austríaca e sequer constam dados sobre os trentinos nos números oficiais da Imigração Italiana do século 19.

O fato que comprova que a imigração de trentinos fez parte da Imigração Austríaca é a própria Lei italiana 379/2000 que reconhece o direito à cidadania italiana aos descendentes de imigrantes saídos de territórios austríacos no Império Austro-Húngaro cujas terras foram incorporadas à Itália oficialmente em 1920, a saber: Tirol (Trento e Bolzano), Gorízia, parte do Friúli e Trieste (com adjacências eslovenas). Caso fossem imigrantes italianos, não haveria motivos para uma lei especial.

Entendemos, também, que o ano de 1875 não marca o início da imigração italiana no Brasil, haja vista que a primeira colônia italiana foi fundada no ano de 1836 no estado de Santa Catarina e que, entre 1873 e 1874, ocorreram outras experiências de colonização italiana no Paraná e no Espírito Santo.

Em nosso entender, a ausência dos representantes eleitos pela comunidade ítalo-brasileira na viagem do governador trentino Ugo Rossi diminui sua importância no Brasil, neste momento de escuridão ocasionado pelas crises política e econômica, tanto no Brasil como na Itália.

Outro ponto que consideramos primordial e que, infelizmente, não faz parte da agenda oficial do governador trentino no Brasil, é um posicionamento claro sobre a vergonhosa situação da fila da cidadania com relação à Lei 379/2000, que se estende por longos quinze (15) anos, sem qualquer providência objetiva por parte do governo italiano em Roma e nas representações consulares no Brasil, visando resolver tal situação de desconforto e desrespeito para com os descendentes.

Concluímos que a viagem do governador Ugo Rossi não está agregando o valor necessário à comunidade trentina no Brasil, pois não defende seus reais interesses, ou seja, o fim das filas da cidadania, o direito à memória da imigração sem deturpações históricas e uma relação profícua que garanta vantagens econômicas reais para o Brasil e para a Província de Trento.

Circolo Trentino di São Paulo

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Visita in Brasile del presidente della PAT, Sig. Ugo Rossi

Il Circolo Trentino di São Paulo ha ricevuto una e-mail contenente il programma della visita ufficiale del presidente della Provincia Autonoma di Trento in Brasile, il signor Ugo Rossi, insieme ai rappresentanti di Onlus italiane e membri del governo provinciale trentino.

Il motivo della visita sarebbe celebrare i cosiddetti "140 anni dell’immigrazione trentina in Brasile". Nel mese di luglio, la Festa Provnciale dell’Emigrazione, tenutasi in Provincia di Trento, ha avuto come slogan il "140° anniversario dell’immigrazione italiana e trentina in Brasile."

Sulla base di un'ampia bibliografia - brasiliana ed europea - il Circolo Trentino di São Paulo è consapevole che la scelta del 2015 per commemorare i 140 anni dell’immigrazione trentina non corrisponde alla realtà storica, perché anni prima del 1875 alcune famiglie erano già stabilite in nel Sud del Brasile e nello stato di Spirito Santo. Un altro fatto rilevante è che l'immigrazione trentina del 19. secolo corrisponde all’emigrazione austriaca e e non si trovano dati sull’emigrazione del Tirolo Meridionale (attuale Trentino) tra i dati ufficiali dell’emigrazione italiana del 19. secolo.

Il fatto che dimostra che l'emigrazione trentina faceva parte dell’emigrazione austriaca è la Legge italiana 379/2000, che riconosce il diritto alla cittadinanza italiana ai discendenti di immigrati provenienti da territori austriaci all’interno dell'Impero Austro-ungarico, ossia, dai territori che sono state annessi ufficialmente all’Italia nel 1920, vale a dire: il Tirolo Meridionale (Trento e Bolzano), la Gorizia, parte del Friuli e la regione di Trieste (con delle zone slovene). Se fossero immigrati italiani, non vi sarebbe motivo di una legge speciale come la Legge 379/2000 (scaduta nel 2010).

Siamo anche consapevoli che l'anno 1875 non segna l'inizio dell'immigrazione italiana in Brasile (soltanto nello stato meridionale di Rio Grande do Sul), visto che il primo insediamento italiano è stato fondato nel 1836 nello stato di Santa Catarina e tra il 1873 e il 1874 ci sono stati altre esperienze di colonizzazione italiana negli stati di Paraná e Espirito Santo.

A nostro avviso, l'assenza dei rappresentanti eletti dalla comunità italo-brasiliana a Roma (un senatore e due deputati) durante il viaggio del governatore Ugo Rossi diminuisce l’importanza della sua visita in Brasile, in questo periodo buio causato dalla crisi politica ed economica, sia in Brasile che in Italia.

Un altro punto che riteniamo fondamentale che, purtroppo, non fa parte del programma ufficiale del governatore trentino in Brasile è una posizione chiara sulla situazione vergognosa rispetto l’aplicazione della Legge 379/2000, che si estende per lunghi quindici (15) anni senza alcuna misura oggettiva da parte del governo italiano a Roma e presso gli uffici consolari in Brasile, con l'obiettivo di risolvere la situazione di disagio e mancanza di rispetto verso i discendenti.

Concludiamo che il viaggio del governatore Ugo Rossi non aggiuge il dovuto valore alla comunità trentina in Brasile, perché non difendere i nostri reali interessi, vale a dire: la fine della dimora sulla questione della cittadinanza italiana secondo la legge 379/2000, il diritto alla memoria dell’immigrazione senza mistificazioni storiche e la costruzione di un autentico rapporto che garantisca vantaggi economici reali per il Brasile e per la Provincia di Trento.

Circolo Trentino di São Paulo